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martedì 18 giugno 2013

Il talento di chi invecchia senza diventare adulto






Sono particolarmente incazzato a causa dei genitori della mia ragazza.
Se vogliamo parlare di un argomento al giorno d'oggi alquanto diffuso, possiamo prendere loro come esempio. Uno dei due in particolare.
Non mi soffermerò a fare esempi, non citerò date e non parlerò di niente in particolare.
"L'età è solo un numero" è una frase tipica di bambini o bambine che, alle prime esperienze di vita, vogliono sentirsi grandi. E' una frase dal mio punto di vista stupida visto che ci tengo ai valori e ai principi, ma non è questo il punto.
Secondo me, questo "detto" è da attribuire alle persone di mezza età e non agli adolescenti!
Un ragazzino non ha idea di cosa sia giusto o sbagliato, lo capisce col tempo. Ma quando compi quarant'anni, cinquant'anni e giù di li, mi spieghi che scusa usi per riuscire a non capire un cazzo?
Ora non aggrappatevi alla scusa del "non si finisce mai di imparare" perché regge quanto un castello di carte di fronte a un ventilatore acceso: uno impara quando presenta due doti.
-Elasticità mentale.
-Consapevolezza di avere un cervello e poterlo usare.
(La seconda è forse più rara della prima).
Vedo signori e signore che usano la data di nascita impressa nel documento per avvalersi del diritto di sapere, di conoscere e di aver già visto.
Vedo signori e signore che armati di presunzione sminuiscono giovani in qualunque cosa per non affrontare la paura di esser stati superati.
Vedo signori e signore che non capiscono un cazzo.
Che tu sia egiziano, portoricano, italiano, americano o della luna, la cosa non cambia! Se sei genitore prima o poi troverai tuo figlio a confronto con te.
E' un fenomeno normale, diffuso e GIUSTO.
I figli fanno le veci del padre o della madre, ne prendono esempio, ne traggono spunto e delle volte li superano delle volte no.
Io facevo pallavolo, mio figlio ora fa pallavolo e sembra che diventerà più bravo di com'ero io alla sua età.
A) Lo incolpo di ciò, lo umilio, gli faccio capire che non avrà futuro in questo sport e glie lo smetto di pagare.
B) Lo incoraggio perché se lui mi supera e vince dove non ho vinto io, mi rende fiero e mi fa sentire vincitore.
Beh ovviamente le persone che ho in testa ora sceglierebbero B!
Badate bene, se ci fosse una C peggiore, sceglierebbero C senza manco leggerla.
Il progresso non è solo un cazzo di carro che diventa automobile. Non è solo una palafitta che diventa casa galleggiante e non è di certo una memory card che passa da 32 mega a 1 giga.
Il progresso è MENTALE e a me sembra che più andiamo avanti più regrediamo.
La competizione ormai non è solo per il paese d'origine, nello sport o tra aziende concorrenti.
E' anche tra genitori e figli, tra vecchi che giocano a carte al parco e giovani che si divertono con un aquilone! La competizione ormai è tra le persone e il cervello che hanno dentro la testa e io sto notando che alcuni la prendono un pò troppo sul serio.
C'è gente dopata di stupidità che non accetta l'idea che il vecchio lascia posto al nuovo.
Ora non fraintendetemi: sono consapevole che ci sono eccezioni visto che mio padre è una di queste, sono consapevole che il passato va rispettato perché è la base del presente e sono consapevole che i giovani troppo spesso sbagliano.
Ciò che affermo e sottolineo è: SBAGLIARE è GIUSTO DELLE VOLTE.
Ora mi devo calmare che sono più incazzato di prima.
Alla prossima

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