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mercoledì 3 luglio 2013

Il libero arbitrio è un'illusione




Suppongo abbiate capito che in questo blog, le certezze vengono screditate alquanto, motivando il tutto con pensieri, ipotesi e ragionamenti a volte bizzarri.
Mi sono dunque chiesto: ho attaccato la possibilità di avere risposte, il concetto di maschera. Ho parlato dell'ipocrisia e stravolto la moderna scuola. Quindi mi sono detto: attacchiamo anche il libero arbitrio prima di esser internato in manicomio, no?
Abbiamo la necessità di credere che ciò che facciamo è per nostra scelta. Che ciò che sarà, dipenderà solo da noi.
E' per la nostra salute mentale, è per la nostra autostima ed è perché se così non fosse: che senso avrebbe vivere? Se le mie scelte fossero tutte già studiate e pianificate, non sarebbero davvero mie.
Ebbene qui casca l'intoppo.
Studi sul cervello hanno dimostrato che quando stiamo per fare qualcosa (prendere un oggetto, muovere un libro ecc ecc), il nostro cervello si attiva frazioni di secondo prima che l'azione venga pensata.
Prima di agire, è normale pensare all'azione da compiere: anche inconsciamente (quando l'azione è automatizzata come guidare, mangiare, camminare). Io non devo ricordare come si fa visto che è talmente abituale la cosa, che il mio corpo la padroneggia da solo.
Questo però non esclude la necessità di razionalizzare consciamente o inconsciamente ciò che va eseguito.
Ma se mi impongo di chiudere la porta, e il mio cervello si mobilita per permetterlo ancor prima che io lo pensi, da dove parte la scelta?
Noi conosciamo e padroneggiamo una piccola percentuale della mente: quindi a rigor di logica, non è possibile manco escludere l'eventualità che tra qualche decennio, la cosa si spieghi meglio.
Per ora tutto è ipotizzabile e maledettamente possibile.
Il mio cervello si attiva prima ancora che io pensi qualcosa, ergo era pianificata (destino) da qualcun'altro.
Il mio cervello si attiva prima ancora che io pensi qualcosa, e se ne avessimo le capacità, potrei magari scoprire che si attiva molto prima per fare molte cose future. Magari è sempre attivo riguardo azioni che farò tra giorni interi.
Il mio cervello lavora informazioni che io ancora non conosco. Si parla di frazioni di secondo in anticipo e non è tanto, ma ciò che turba è l'idea che ciò sia stato "premeditato" inconsciamente.
Attenzione: questo non è un mio delirio ma uno studio scientifico con ipotesi, prove e risultati approvato e dimostrato.
Ora io mi chiedo: se davvero le scelte non partissero da noi ma da una qualche pianificazione avvenuta chissà quando o chissà dove, le colpe dei nostri reati o i meriti dei nostri gesti, a chi sono dovuti?
Se donare una somma sostanziosa in beneficenza, fosse stato già programmato per me, è merito mio l'averlo fatto?
Ma ancora: se uccido una persona e il mio cervello già sapeva che l'avrei fatto, io sono la vittima di un delirio che non posso controllare né conoscere?
E' inquietante l'idea che le cose possano non dipendere da noi ed è confusionale.
Ancora conosciamo troppo poco del cervello e siamo riusciti a dimostrare che solo una frazione di secondo prima, si attiva.
La domanda che mi preme di più è sempre quella: e se in un futuro non troppo prossimo, scoprissimo che non si tratta solo di frazioni di secondo, ma che la nostra mente anticipa giorni mesi o anni?
Che nullità

1 commento:

  1. Ciao, ho scoperto il tuo blog tramite il link party. Complimenti, è molto bello e ricco di cose interessanti. Sono una tua nuova follower!! :D

    Veronica
    http://berenikehobby.blogspot.it/
    https://www.facebook.com/BerenikeHobby

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